mercoledì 28 febbraio 2018

Se deve essere sia ma con lo chiffon!

Ed ecco a voi l'epilogo alla questione spacco sì, spacco no. Ieri sera avevo lezione e mi sono portata dietro il costume da far vedere all'insegnante e discuterne insieme così ho scoperto svariate cose.
1- si lo spacco è troppo alto per i suoi standard e perciò va modificato
2- la schifezza di chiusura utilizzando i manicotti e 3 pietre è stato arbitrario all'interno del gruppo e non appartiene all'insegnante
3 - si farà con dello chiffon in tinta (che personalmente trovo più elegante)
Ora a prescindere che mi fa peccato comunque chiudere quello spacco, sono contenta della svolta che ha avuto la situazione.
1 - si fa elegantemente, in stile ed uguale per tutte con lo chiffon senza dover sacrificare i manicotti anti ala di pollo.
2 - lo ha deciso l'insegnante e coreografo e non chi che sia del gruppo senza parlarne con chi di dovere
3 - accetto di più la motivazione idealista al posti di un "va fatto" senza spiegazioni.
Ammetto che basandomi sulle mie personali supposizioni su chi sia stata la promotrice della manovra sono pure felice che si becchi una bastonata tra i denti. Se é la stessa persona che é stata oltremodo sgarbata perché ho proposto pubblicamente una soluzione di costume, dicendomi " l'insegnante ha già deciso così no vedo perché devi proporre altre soluzioni inoltre io ho già speso troppo per i costumi" sarà interessante vedere la sua idea clandestina venire bocciata dall'insegnante perché lui ha deciso altrimenti.
Lo so sono una bruttissima persona.

martedì 27 febbraio 2018

Io lo spacco non lo chiudo!


Lasciatemi sfogare, e sperare che possa andare così, ma temo che per uniformità di costume dovrò farlo
E
MI
PIANGE
IL
CUORE!!!!

Non avrei mai scelto il turchese, ma così è perchè non era ancora chiaro che avrei fatto parte dello show Gruppe quando è stato deciso. Però, nonostante il selfie allo specchio e la mancanza di trucco e parrucco sto da dioh.
Fatto è che purtroppo non quando e non so chi, e spero non sia stato il mio insegnante, è stato deciso che quello spacco sale troppo e va chiuso.
Chi l'ha chiuso per prima ha fatto un lavoro di merda secondo me, utilizzando per di più i manicotti che completerebbero il vestito e aiutano le vegliarde come me a contenere l'effetto "ala di pollo". Se chiudessi il mio spacco nello stesso modo, rovinerei la gonna, che verrebbe tirata da parte. Io per chiudere quello spacco devo usare almeno una pezza 10 x 15 cm. E no perdonatemi ma non è consolatorio sentirsi dire " lo puoi sempre togliere", mi suona di presa per il culo, già che ho pagato un vestito fatto su misura per averlo uguale alle altre, metterci una pezza mi rode parecchio.
Preferirei mille volte mettere un pannello fino in fondo in chiffon in tinta, che è più elegante che una pezzetta in lycra con tre pietre sopra.
Mi rode anche il fatto che proprio voi 4 che avete deciso per questo costume, lo avete visot ed approvato COSI' COM' E' sul catalogo: potevate chiedere prima di farlo senza spacchi o con uno spacco più chiuso.
Lo spacco parte 10 cm sotto il cavallo, è in piena coscia, e sotto indosseremo le calze. Ma che cazzo di problemi vi fate " di quelli in prima fila vedono tutto e di più"?!?!?!!? Così come sale, scende, con le calze.
Tra l'altro il costume non l'a mica fatto la sarta di Colonia che fa solo vestiti sexy, ma è stato fatto in Egitto, dove il senso di " coperto ed appropriato" lo conoscono bene. E se non bastasse, su commissione del mio insegnante che è egiziano e musulmano, e non ci farà mai danzare per lui a pancia scoperta, testuali parole sue, quindi che problemi vi state facendo?
E soprattutto avete mai visto i costumi di Soheir Zaki o della Tahia Carioca? Pancia coperta e spacco a tutta gamba, e no la bernarda non si vede.

La mia unica speranza è che Aladin mi dica che non è obbligatorio chiuderlo.

mercoledì 21 febbraio 2018

L'altro lato

Si parla sempre di "altro lato della medaglia" per avere sempre una prospetitva bidimensionale delle cose. Spesso si può considerare una faccenda come bidimensionale, ma la vita non lo è mai. La vita è poliedrica, non c'è sempre una contrapposizione diretta bianco/nero o sì/no ma ci sono i grigi, i forse e tutte le implicazioni varie. Scoperta dell'acqua calda? Sì, ma questo è il mio blog e ci scrivo quello che mi pare.
Ieri ho scritto un post sulle preoccupazioni " da primo mondo" legate all'ultimo fine settimana di Marzo.
Però avrei altre preoccupazioni più importanti a cui pensare e a cui fosse penso troppo poco.
Da qualche tempo, sono ospite in una clinica piuttosto grossa per migliorare il tedesco medico, prendere famigliarità con il programma gestionale della clinica ( figata pazzesca altro che Pongo!) e magari imparare qualcosa che non so come le piccole chirurgie di routine, come le sterilizzazioni, e l'anestesia iniettabile (vista troppo poco in Italia).
Mi sono resaconto che rimanendo in clinica, molte cose come farle e non farle me le ricordo, ma sono consapevole di non saperne altre, e questo significa una cosa sola: impararle.
Ci vuole tempo e dedizione che talvolta non so dove andare a prendere sia l'uno che l'altro.
Non so quanto tempo potrò essere ancora ospite, spero fino alle vacanze di Pasqua e poi spero di ottenere un posto di lavoro, perchè quello è lo scopo dello essere in clinica 3 volte alla settimana contrattempi ( asilo chiuso, neve e mal di pancia) permettendo, e mi chiedo se non sono troppo lenta nell'apprendimento.
Nessuno mi è venuto a chiedere " allora, come va?" per avere un polso della mia situazione. Ma è anche vero che io parlo coi colleghi, anche se non sono le due cariche più importanti in clinica, e in quella clinica a me pare che la gente parla tra di loro e non sparla.
Non ho paura del turno di notte o del fine settimana ogni non so quanto: ho paura del criceto roborowsky, che non so nemmeno come tenerlo in mano, ho paura dell'ecografo che non so riconoscere le sonde, ne tantomeno usarlo, ho paura dell'enucleazione che mi cade addosso di punto in bianco. Ho paura di sparare le cifre che ho visto girare a cui non sono abituata: gatto in visita per caduta dal 4 piano, 300 euro come se niente fosse. Ecco ho paura di sbagliare a fare questi preventivi.
Sinceramente, non sono convinta di avere abbandonato le paure che avevo quando mi è stato proposto di andare in clinica, ma sono cambiate. Ero abituata al " sei da sola e devi fare tutto da sola, inoltre sei anche intellettualmente da sola, perchè il tuo confronto con un collega per un dubbio non è visto come segno di professionalità ma debolezza culturale".
Qui no.
Ci sono infermieri, aiutanti, paramedici, figure di riferimento come la Chefärztin o la Oberärztin, colleghi con cui parlare. Si può lavorare, e crescere professionalmente. E' un bel posto, spero proprio di avere un occasione per lavorarci.

martedì 20 febbraio 2018

23-24-25 Marzo

Sì lo so è un po' presto, ma io c'ho il tarlo che mi tarla, e allora per farlo smettere bisogna stanarlo, punto.
Allora nell'arco di questo fine settimana avrò momenti molto intesi che se gestiti bene mi daranno enormi soddisfazioni personali, tipo che ho fatto qualcosa di davvero impegnativo a cui ci tengo tanto e sono sopravvissuta al resto.

Le date coincidono con quelle dell' Oriental Festival di Bonn organizzato da Aladin il mio insegnante. delle 3 date quella che mi riguarda di più è il 24, perchè ci saranno sia il contest che lo spettacolo serale a cui, quest'anno, prendo parte. Il 23 e il 25 sono giorni di Workshop, ma questo mi riguarda marginalmente. Il 23 è anche giorno di prove generali a partire dalle 21.00 a cui farò precedere un ws per amicizia, e il 25 per me è giorno di viaggio, che significa niente workshop. 
detto così suona tutto semplice, ma se analizziamo nel dettaglio gli orari da 3 giorni si riduce tutto a 48 ore più o meno tirate.
da dove parto? dal punto di arrivo, perchè volente o nolente non posso fare nulla per cambiarlo.

Domenica 25 marzo ore 7.15 o 8.15 (io mi ricordo una cosa il sito dell'aeroporto ne dice un altra, inoltre ci sarebbe di mezzo il cambio dell'ora) Volo per Sharm. Da Düsseldorf. un ora di macchina da casa. quindi vuol dire in piedi alle 3.30 o alle 4.30 per essere in macchina alle 4 o alle 5. Certamente andare a letto vestiti o semi vestiti aiuta. Per Dormire bene bisognerebbe andare a letto alle 20?
Impossibile.
Alle 20 di sabato incomincia lo spettacolo a cui prendo parte, e di cui non ho idea del termine. So che siamo 4 gruppi, il mio, lo Show gruppe presenta 4 pezzi, di cui 2 insieme all'ensamble. L'ensamble sicuramente ne ha altri 3. Quindi 7 pezzi più quelli degli altri 2 gruppi, più eventuali assoli degli insegnanti dei workshop intercalari ed intervallo. 2 ore di spettacolo se va bene. Quindi se va bene attorno alle 22 saluti finali e il pubblico a casa. Vuol dire che Luca e le bimbe per le 23 possono mettersi a letto. 
Io no.
Dopo lo spettacolo ci sarà da mettere a posto le mie cose che avrò seminato in giro tra un cambio e l'altro. Non so nemmeno se ci sarà una cena tutti insieme, cosa che mi porterebbe a stare fuori ancora più a lungo. Comunque devo essere a casa per le 3 o le 4, perchè i costumi sudati devo quantomeno stenderli, non potendoli lavare e non lasciarli in valigia.

La giornata di Sabato però non comincerà per me sul tardi, tipo le 17 o le 18: ma prima.
dalle 10.30 alle 12 c'è un Ws a cui vorrei partecipare perchè l'insegnante è una persona davvero deliziosa oltre ad essere una brava danzatrice. questo vuol dire che devo essere in macchina alle 10. vuol dire che alle 9 devo essere in piedi. E sarebbe già buona cosa se riuscissi davvero ad alzarmi alle 9, ma ne dubito; è sabato: conoscete figli in età scolare che al sabato e alla domenica si alzano tardi?
Poi c'è il contest che inizia alle 16.30. Non sarò la prima a salire sul palco sta volta: Aladin mi ha proposto di portare un assolo di folklore, al posto dell'Oriental. Di fatto a parte avermi incasinato perchè una coreografia non ce l'ho a parte riprendere qui e là quella che ho preparato per il Marhaba, ma senza melaya, mi ha tolto l'imbarazzo id essere il " rompighiaccio" al contest. 
Questo significa che dalle 12 alle 16.30 sarei libera, però....
Ws e contest non sono nella stessa sede: ci sono 15 minuti in auto almeno.
Poi trucco, parrucco, e cambio d'abito.
Quindi conoscendomi al Brückenforum ci dovrò essere per le 15.30 almeno. Già mangiato possibilmente. Per fortuna che posso portarmi qualcosa da casa, anzi sarà da organizzare.
Se ho culo, dalle 12 alle 15 potrò ronfare sul divano che c'è nello spogliatoio di Aladin. E non mi farebbe schifo. 
Tutto questo sempre che non ci siano prove extra alla mattina pre ws in teatro.
Facendo ora il punto della situazione degli orari, penso che anche il resto della famiglia possa prendersela con calma, avrebbe anche il tempo per un pisolo pomeridiano: loro saranno impegnati nel recupero di un auto a noleggio che useremo per lo spostamento casa-aeroporto, e potranno raggiungermi con calma al teatro per le 17, che tanto il contest negli scorsi anni non è mai incominciato puntuale. Poi una volta che hanno visto me ballare, possono, clima permettendo, andare al parchetto lì vicino, cenare e tornare a teatro per le 19.45 giusto in tempo per sedersi e guardare lo spettacolo.
Il venerdì è la giornata in cui tutto deve essere pronto per domenica mattina, perchè tempo per "quella cosa dell'ultimo minuto" non ce ne sarà.
Se tutto va come deve, le nane saranno a scuola la mattina, ed avrò il tempo per controllare e completare le borse entro le 15.00 : 2 borse sub, il vestiario e tutto quanto il resto, condendo il tutto con ansia e nervosismo pre-spettacolo. Poi arriva la prima nana, da preparare per le lezioni di danza, poi si ritira la seconda nana, poi si ritira la prima nana dalle lezioni di danza per le 17.30 ed ho 2 ore prima di essere in studio per l'altro ws che vorrei fare e le prove generali.

Insomma un fine settimana impegnativo. Mi devo ricordare di mettere i tappi per le orecchie in borsa così in aereo dormo un po'.

Pensatemi, già da adesso, che oltre alle 4 coregrafie di gruppo che devono essere perfette, devo metere in piedi l'eskandarani ( e il costume) per il contest.

domenica 18 febbraio 2018

Star wars, ultimo Jedi

Attenzione contiene spoiler diretti o indiretti.

Finalmente ce l'ho fatta e l'ho visto.
Bah, mah, boh.
Continua sulle ripetizioni: il primo maestro che si scontra con l'allievo e muore, l'allievo che si sente perculato dal secondo maestro e si ribella facendolo fuori ( e stavolta non c'è pericolo che ritorni), il secondo maestro che vuole un nuovo adepto che però non ci sente. Il film in se mi pare essere perfettamente ambientabile in un liceo: il ragazzo di famiglia bene, viziato che però decide di frequentare una banda di teppisti, la ragazza cresciuta senza famiglia, arrabattandosi, che però è intelligente e ha le carte in regola per fare qualcosa di buono, il professore che nonostante veda le potenzialità di quest'ultima la osteggia, il preside che fa la ramanzina al professore, il nuovo caposcuola in conflitto col vecchio e poi alla fine si fa valere, e per concludere il panorama adolescenziale, il bimbominkia che trova l'intesa con la piccola fiammiferaia ma poi lei gli dà il 2 di picche, perché lui decide di usare il "protocollo Malaguti" cioè "a cazzo duro contro il muro". Ah c'è anche la bruttina ma intelligente che si innamora, riesce a baciare il suo amato, ma poi finisce male o quasi. Manca il ballo di fine anno per essere un perfetto film liceale.
Per arricchire il panorama depressogeno, c'è anche la ramanzina animalista sia con la liberazione Fathiers, sia con il povero Chubaka che prima s'arrostisce un paio di Porgs un incrocio tra un pinguino ed un criceto, e poi lo fanno desistere guardandolo con occhioni da gatto dagli stivali, (che però non gli riescono bene) ed infine gli colonizzano il Millennium Falcon. e questa manfrina animalista su due fronti diversi, scusate ma mi pare un po' messa per fare "moda". 
Tuttavia però il film si arricchisce di svariate scene comiche: la stessa scena coi Porg di Chubaka è comica, ma la vera protagonista comica è lei BB8, che è la degna erede per comicità ed intraprendenza di R2D2.

Mo attendo il terzo è l'ultimo che spero non riprenda la tematica adolescenziale- liceale con " al college un anno dopo".

Fa però male sapere che Leia, il generale Organa non ci potrà più essere.

giovedì 15 febbraio 2018

Arricchimento culturale e quotidianità

Ieri era san Valentino.
Scrivere un posti sull'amore e gli innamorati il 14 di febbraio è scontato, così lo scrivo il 15 e faccio la figura di quella che arriva in ritardo, ma poco mi importa: dell'amore e di altri fattori umani meno piacevoli se ne dovrebbe parlare tutti i giorni e non uno in particolare.
Settimana scorsa mi sono fermata una mezz'ora dopo la lezione di danza a Chiacchierare con Aladin,il mio insegnante, di danza, contest e coreografie. In quell'occasione ho potuto fare una "gita" (odio usare latinismi ed altri termini dal suono esotico, come "excursus" se non sono sicura del significato, sento e leggo troppo spesso parole usate a cazzo di cane solo perchè fa figo) nella lingua e cultura araba: non si usa dire "ti amo". 
La cosa detta così suona scioccante, lo so, ma è il perchè che è poetico e romantico. Quando vuoi dire ad una donna che la ami, non vai da lei e le butti 3 parole secche come io-ti-amo, e bon finita lì. Assolutamente no! se la ami significa che lei è tutto per te quindi, le dici " tu sei il mio fiore che sboccia," se il mio mattino" se il mio sole che sorge " e così via, inventandosi immagini poetiche e romantiche se se nono sei scema lo capisci. Per dire " ti amo" nel mondo arabo si creano poemi e canzoni il cui " tu sei il vento che soffia sul mio fuoco e le fiamme diventano più alte" ( citazione spannometrica del testo Eddala ala kefak) equivale alle 3 parole riassuntive che conosciamo in svariate lingue. Certo anche gli italiani sanno fare cose simili ce ne sono alcuni che sono diventati capolavori letterari, ma nel quotidiano preferiamo un sintetico " ti amo" "ti voglio bene" con tanto di "io" sotto inteso per fare prima, ad una frase più poetica ed articolata. Insomma frase spiccia pratica e "fredda", contro calore della poesia e del sentimento.
Questa particolarità lessicale e culturale mi ha aperto il cuore. Certo dico ancora io ti amo, ma mi ha anche fatto riflettere sul fatto che "io ti amo" lo diciamo anche coi gesti, tipo appaiare i calzini. Sembra sciocco? no. Appai i calzini, svuoti la lavastoviglie, prendi il krapfen a forma di cuore, o un mazzo di tulipani? Sono gesti che dicono la stessa cosa, solo che alcuni talvolta passano in sordina perchè visti come rituale della quotidianità, e non come gesti d'amore, verso la persona amata, verso se stessi verso la famiglia. Guardati da un angolo diverso, anzichè essere freddi gesti routinari, diventano caldi e colmi di significato. Declassarli come "obbligo, ringraziato solo per buona educazione" ci fa solo pretendere di avere gesti più ecclatanti per sentici amati.

lunedì 12 febbraio 2018

una professione in bilico tra i dubbi

una delle cose che odio di più della professione veterinaria è il dubbio. "E' giusta la mia diagnosi o è sbagliata" "attuo questa procedura o i rischi sono troppo alti?". Insomma sei in bilico sempre tra il giusto e lo sbaglio anche in casi semplici come " gattino mordace e proprietario idiota". Il fatto è imparare a conviverci.
Segnalamento: Manolo gatto maschio castrato 17 anni, non vaccinato da almeno 3 anni, Mangia e beve regolarmente,  sottopeso, dorme e convive con un altro gatto. Salto un sacco di informazioni per arrivare a ciò che mi preoccupa: alla palpazione addominale dorsale rilevo rumore di sciacquettio, dorsale (intestino) vescica palpabile.
Dati importanti: da circa una settimana ha cambiato la dieta, e quando mi ricordo prende integratori omega 3 e 6 e per la flora intestinale.
Soffre inoltre di epistassi traumatica.

quello che penso è che Manolo abbia un blocco uretrale non mi è dato sapere se parziale o totale: da muco, da cristalli, da infiammazione e costrizione non posso dirlo senza radiografia o ecografia. In casa posso fare solo due cose: una spremitura uretrale, che non ci provo nemmeno, o una cistocentesi, che di per sè non sarebbe un operazione complessa, ma:
- Ha 17 anni,
- se dovessi classificarlo per un anestesia sarebbe ASA 3
- I suoi tessuti sono sufficientemente elastici da poter garantire una chiusura adeguata del trauma prodotto dall'ago per la cistocentesi, o mi ritrovo con un gatto con versamento urinario in cavità addominale?

Ora la risposta più semplice è portarlo in clinica per fare gli accertamenti strumentali che mi servono ma è Rosenmontag, la città è blindata o quasi perchè è il giorno più importante (ed incasinato) del carnevale: andare in città vuol dire avere problemi ad arrivarci e a tornare a casa.

In tutto questo penso anche che come per la subacquea, nella veterinaria ciò che fa la distinzione il "buon" veterinario dal "cattivo" veterinario sia solo l'esperienza, e devo farmene una ragione così posso incamminarmi più serenamente nella strada verso il " buon" veterinario.