giovedì 6 febbraio 2014

Svolte

Dopo il consulto allo IEO, che per me è stata un'altra doccia fredda per molti motivi, mi è stato chiaro come la situazione la debba prendere in mano io perchè è una barca alla deriva: mia mamma che ha sempre comandato non ha letteralemte le forze per tenere il timone, e  mio padre guarda le stelle e dice " mah."

Oggi ho focalizzato una cosa tristissima ed italianissima: che non è la patologia "tumore" l'inferno, ma è la burocrazia che devi affrontare nell'iter terapeutico della patologia.

Abbiamo comunque concordato tutti e tre di andarcene da Lodi. I motivi, molti. Primo fra tutti il fatto che mia mamma ormai debilitata da non camminare da sola, di fronte al suo dubbio che la terapia che le stessero facendo fosse troppo forte per lei, è stata ignorata, spero non zittita o derisa. Allo IEO il medico con cui abbiamo parlato ha fatto il punto su un unica cosa: signora metta su massa, perchè così fa solo il gioco del tumore. Ha consigliato l'interruzione della terapia, non ha toccato una virgola della terapia del dolore, ed ha consigliato l'uso di integratori alimentari ipercalorici.

Oggi per correttezza ho avvisato il day hospital di Lodi che abbiamo intenzione di fare un consulto in un altra struttura ed eventualmente valutare il trasferimento (bugia, ma non sono tenuti a sapere che abbiamo già deciso). La dottoressa con cui ho parlato ha avuto la faccia come il culo di chiedermi come mai questa scelta. Dico faccia come il culo perchè se si guardasse allo specchio e si sentisse parlare come parla lei ai pazienti capirebbe perchè la gente se ne va.

Intanto domani un po' di corse varie: Anatomia patologia per i vetrini IEO per consegnarli ed un altro po' di commissioni varie. Peccato che corro in macchina: fosse a piedi magari ci guadagnerei in forma fisica.

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