mercoledì 29 maggio 2013

Ciao Franca

Perdonami, se ti dò del tu: potrei benissimo essere tua nipote e non ti ho mai vista ne dal vivo ne a teatro, ma mi ricordo di averti vista in qualche fuggevole apparizione televisiva, forse in un  telegiornale, e di te mi ricordo il sorriso gli occhiali e l'energia che emamavi.
Per Natale mi sono fatta regalare la tua biografia. No scusa, la tua Autobiografia, che mi ha fatto ridere, commuovere, ed incazzare come una bestia. Sì mi ha fatto incazzare tantissimo leggere che lo schifo che c'è oggi in Italia, c'era anche quando facevi teatro nelle piccole piazze per gli operai. Mi ha fatto incazzare, ma anche applaudirti, sapere che hai rinunciato al tuo incarico di senatrice per lo schifo che c'è nel mondo politico.
Cara Franca non potrò venire a vederti a teatro e sperare in un tuo autografo, ma sono felice che tu sia arrivata fino ad oggi e che tu abbia lasciato le tue memorie di una vita all'improvvisa: perchè quelle memorie fatte di storia, di politica, di passione a me hanno dato molto, anzi mi hanno dato un violento scossone all'alba dei 40 anni, per farmi prendere posizioni più decise e ferme, non tanto per me, ma per il futuro delle mie figlie.
Perdonami se ho saltato a piè pari il capitolo sul tuo stupro. Ti giuro ho iniziato a leggerlo, ma poi non ce l'ho fatta ad andare avanti: mi si  è chiuso lo stomaco, mi è venuto il groppo in gola.

Ho letto delle tue esequie laiche, anzi laicissime. Forte e decisa fino in fondo coerente con te stessa.
Non verrò al teatro Streleher venerdì mattina. Mi piacerebbe, ma credo che ci saranno i tuoi amici e le persone importanti della tua vita che ti hanno conosciuta ed apprezzata. Io ti commemorerò a modo mio: mi vestirò di rosa, era il tuo colore preferito.

Grazie per avermi dato tanto senza sapere nemmeno che faccia io abbia, con il tuo libro, anzi con la tua vita.



Ci ho ripensato: ci sarò vestita di rosso e con una sciarpa rosa per cantarti " bella ciao".

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