sabato 30 giugno 2012

Aggiornamenti


I denti sono due.
e s'inizia a stare sedute da sole, oltre che a puntare i piedi e rendere difficile le manovre alla mamma.

venerdì 29 giugno 2012

Il giorno dei primi e il giorno dell'ultimo

Iniziamo dall'ultimo che alemeno nel post sia il primo.

Oggi è l'ultimo-ultimo giorno di asilo nido della Mimi. Non l'ho iscirtta per Luglio, perchè facendo un rapido calcolo, sarebbe andata per meno della metà dei giorni e pagare la retta intera proprio no.
Così oggi è il giorno degli addii.
Probabilmente a Marina non importerà poi molto, perchè non capirà bene la questione, e forse glie ne importerà ancora di meno perchè è da 3 mesi che è presissima dal fatto di andare alla "Cuola, Matenna" con tanto di sceneggiate a volte del tipo " io no vuole 'ndare nido io vuole 'ndare cuola matenna!" alle 8 del mattino.
Però io lo sento, eccome. Dopo l'ultima invettiva verso la smielegenitorialità, ora mi trovo inghiotitta anch'io dal vortice della "melensità". Sempre felicissima che mia figlia cresca e faccia le sue conquiste, ma forse vedere anche Valeria crescere così velocemente, mi fa venire quel nodo allo stomaco, che forse, tra qualche anno mi farà sentire la nostalgia dei piedi puntati nella schiena, ed altre cosettine del genere.

Quindi oggi è l'ultimo giorno di nido, che segna un passo in un certo qual modo: Marina diventa una bambina a tutti gli effetti, un po' come a 14 anni in Germania si entra a far parte del mondo degli adulti.

Oddio la mia bambina cresce!  ( lacrime e singhiozzi di sottofondo)

E se questo è l'ultimo passiamo al giorno dei primi.

Il primo dente è spuntato! E così salutiamo anche l'ultimo dei sorrisi sdentati, anche se, ancora per un po' sembreranno sdentati.
Caso vuole che oggi, contrariamente a quello che avevo detto fino a ieri pomeriggio, ho colto la palla al balzo della merenda della mattina, per sostituire la tetta con la purea di mele.
Con Marina feci la pappa col brodo vegetale etc... ed invece con Valeria ho deciso di provare in modo diverso, tanto ormai mi sono chiare due cose:
1-ogni bambino è un mondo a sé stante;
2- ogni pediatra la pensa in modo diverso.
Quindi in virtù della volubilità della verità sullo svezzamento, ho deciso di provare con la mela come prima pappa diversa dal latte, (se si escludono gli assaggi di gelato alla vaniglia di ikea, la crosta del pane settimana scorsa, e la ditata di gelato alla crema dell'altro ieri) e rimandare crema di riso e brodo vegetale al ritorno dal mare.
Ed è andata a finire così!


Non si vede bene, ma la mela c'è persino sugli occhi dal tanto entusiasmo! Tenetegliele ferme voi le mani mentre s'avvicina il cucchiaino: lo prende per portarselo alla bocca e non lo lascia più andare! Lo tiene perfino con le gengive (e il dentino).
Mi sa che mi verranno dei muscoli possenti e dei riflessi da ninja per evitare le sue zampucce e recuperare il cucchiaio tra un imboccata e l'altra!

mercoledì 27 giugno 2012

Sempre riguardo allo spettacolo...

... non mi ricordo più chi aveva usato l'espressione "trucco a evviva il parroco" che mi fa tutt'ora tanto ridere. Ecco com'era quello per lo spettacolo.

 foto di Valeria Pizzoni


 

martedì 26 giugno 2012

Già Fatto?!!?!?

Ebbene sì lo spettacolo che tanto faceva paura ( palco piccolo, luci, riflettori, pubblico, cambi di costume, etc) è stato come la famosa puntura: volato via talmente velocemente che ti rimale più il ricordo delle prove, del cazzeggio pre-spettacolo, del trucco che "bah sarà giusto?", di Dina che urla " chi vuole un panino al salame" e le scompare di mano (mah, chissà chi è stata), della fotografa di scena che si diverte a fotografare il ricciolo della Iaia, dello smalto messo male a Donatella, io e Sabina che improvvisiamo sul vitello dai piedi di balsa.

E poi si va in scena.

E subito dopo è finita, quasi catrastoficamente, almeno per me che nell'ultimo pezzo, parto dimenticandomi i passi, confondendoli, per poi cercare di abbattere la scenografia con la melaya, ridendo come una matta per le cazzate, ovviamente.
E' andato bene, o per lo meno l'unico ad essersi lamentato di qualcosa, è stato mio padre, che lo fa per partito preso, per puro gusto di rompere i coglioni. Ormai lo so, e il sarcasmo non si spreca ne gli si fa di certo attendere molto per un " la prossima volta vieni tu a ballare e fai meglio al posto di criticare".
Non si sono nemmeno sprecate le fighette di legno, figlie e parenti di non so chi, senza tette e senza culo che ti guardano con quell'aria di sufficienza, annoiate, da dirgli "ma che cazzo ci sei venuta a fare", a cui regali le tue generose forme vibranti per tre minuti e sorridi loro sott'intendendo " io lo so fare, e tu, specie di mocio vileda, ci riesci?" Quando sei sul palco ci sei perchè sai fare qualcosa che gli altri non sanno fare, e allora sbattiglielo in faccia!
Al di là di chi deve essere acido per il puro gusto di esserlo, al di là di chi è troppo perso in se stesso per capire, arrivano gratifiche inaspettatissime, quale l'entusiasmo e il sorriso di una signora Tunisina, accompagnata da figlie e marito che ha saputo per caso del nostro spettacolo. Davvero davvero entusiasta: sprizzava gioia da tutti i pori per una danza che conosce, e che trova che per noi occidentali sia difficile da imparare, eche molto probabilmente s'iscriverà al corso l'anno prossimo.


 E Salam Aleikum.

lunedì 25 giugno 2012

progressi

Avrei da parlarvi dello spettacolo di sabato 9, avrei da parlarvi delel vacanze, ma adesso non mi va, magari più tardi scrivo e programmo i post, oppure no. Certo è che vi parlo dei miei progressi crocettistici fatti al mare.
Durante il viaggio (solo all'andata), ho portato avanti sppoky kitty, che ben si preata alla lavorazione in macchina essendo su Aida 20 o giù di lì.

Com'era l'ultima volta che l'ho fotografato

 
e com'è oggi






e poi il metro della Mimi, che nel mentre è diventato il metro della Mimi e della Iaia, dopo grandi ripensamenti ed indecisioni, ha abbracciato i gatti della Sherry in una composizione di mia invenzione. Ecco il primo gatto.


Luedì prossimo parto di nuovo per il mare ma guido io, quindi niente progressi in viaggio, però, magari durante il soggiorno....

venerdì 22 giugno 2012

Il relax...

... si manifesta sotto varie forme.
A volte di poltrona con libro o ricamo;
A volte di cuscino;
e
A volte
su 2 ruote.

L'avevo premeditato martedì, quando i sintomi dello sclero stavano iniziando, ed oggio l'ho fatto.
Volevo andare in un posto a 40 km da qui nell'oltrepo pavese, farmi una bibita in un bar e tornare indietro ma ho cambiato meta in iitnere, come è giusto che sia.
Perchè la moto per me è un piacere, un giocattolo, un divertimento, con i suoi rischi, sia ben chiaro. Rischi intrinseci ed estrinseci, altrimenti detti "quelli che ti sei andato a cercare", e che personalmente, volendola vivere come un piacere, mi evito, e che spesso mi fruttano gesti di stima dai 4 ruotisti che incrocio: se non sorpassi tutti quelli fermi al semaforo, sono tutti disposti a lasciarti poi lo spazio per farlo in sicurezza, ed è una bella cosa.
Nell'oltrepo non ci sono andata, ed ho pure percorso la metà dei km, maturando vari pensieri.
" mi sa che mi conviene venderla: non c'è possibilità di migliorare"
" no no non ne vale davero la pena pensare di prendere un cbr: non ne vengo fuori dal mio stile troppo bicicletta ( per le velocità)"
" beh però, qualcosa da darmi questa moto ce l'ha eccome. Proprio inutile pensare di cambiarla"

Poi ho smesso.

Ho smesso quando mi sono accorta di essere piuttosto inclinata con la moto in rotonda e di averla piegata dall'altra parte senza problemi per uscirne, dando quel gas ( non propriamente un pelo) per sentire che mi rispondesse senza incertezze.

Il problema è lì: vado piano perchè ho paura di fare cazzate, ma sotto una certa velocità la moto è titubante, e sentirla instabile è facilissimo, aumentendo la sensazione di instabilità. Sopra invece si fa un pochino più decisa e ti segue, almeno la mia, amorevolmente. Solo che finchè non osi, un pelo di più di quanto hai fatto il km prima (sempre in sicurezza ovviamente) non lo capisci. E se poi non ci vai te lo dimentichi pure.

Tolta un po' di  ruggine, strappata via un po' di tensione, recuperato un sorriso.

Quasi quasi cerco di ritagliarmi 2 ore alla settimana per farmi queste 4 curve larghe ampie molto visibili, che male non  mi fanno. In più sensi.

mercoledì 20 giugno 2012

Non fate domande scontate

Se  volete sapere se sono Isterica la risposta è "sì, decisamente sì".

Dunque.

Figlia numero uno: decisamente frignona, capricciosa, noiosa, insopportabile, contestatrice, selettivamente sorda, e stracciapalle. Non mi venite a dire che è il caldo, l'età, la gelosia, una fase. Grazie lo so e non mi serve ad un cazzo sentirmelo dire: non risolve, ne tantomeno aiuta.

Figlia numero due: da più di 24 ore è davvero molto molto molto piagnona. Solo la tetta la fa stare buona. Denti? Caldo? Balzo di crescita? Mal di pancia? uno di questi? tutti insieme appassionatamente? non lo so so solo che non vivo. che ottenere mezz'ora di silenzio è un impresa tra le due, che "dormire" lo fai con qualcosa perennemente attaccato alla tetta, ammesso, e non concesso, che si possa chiamare dormire.

Casa: fa schifo come al solito. aggravata dal ritorno dalle vacanze. trascurata dalla mancanza di tempo per mettersi lì anche a metter via un solo fazzoletto stirato.

Commercialista (di Luca): so perfettamente, caro il mio commercialista, il casino che hai in questo periodo, ma se non leggi un file, e te ne accorgi dopo 20 giorni abbi la decenza di assumerti la tua responsabilità e scrivermi: "non riesco a leggere il file" e non di dirmi "mandatemi i file" come se fosse colpa mia che ti trascuro, quando, come ti ho dimostrato, te li ho mandati venti giorni fa. Te li ho ri-zippati come .zip e se non li riesci a leggere te li manderò via singola mail e non stracciarmi i maroni.

Commercialista di Laura: Ti ammo.

E poi ci sono anche tante altre cose, che non voglio pubblicare sul blog, perchè sono semplicemente cazzi miei un po' più "cazzi miei" di quelli che racconto qui.

Comunque basta non dormire, avere male alla schiena, ai piedi, le spalle perennemente contratte, non avere il tempo per fare quello che c'è da fare, e non avere le forze per farle nel poco tempo che si ha per farle, ed in tutto questo fare domande superflue come " hai sentito la tal persona sul perchè e sul percome non viene alla festa di compleanno del tal amico" per renderti isterica. In pratica in una giornata incasinata quasi senza il tempo per respirare o per mangiare decentemente ( finisci sempre ad ingozzarti qualcosa al volo senza quasi sentirne il sapore o renderti conto che hai mangato) basta buttarci una manciata di contrattempi del cazzo, come un gatto con un ascesso da morso da ripulire, o un paio di telefonate da fare per sistemare dei problemi, per farmi diventare una corda di violino.

Mi chiedo solo tra quanto salto.

martedì 19 giugno 2012

La faccia come il culo

In una settimana di stretta vita a contatto con la figlia grande ho avuto la conferma che ha la faccia come il culo.
Non è stato merito della fetta di crostata che le ha regalato la gestrice della pizzeria,
Non è stato il trancio di focaccia che le ha regalato la panettiera,
ma quello che è successo in spiaggia.

Vicina di asciugamano: " ma che bella che sei! che occhi azzurri, quanti anni hai?"
Mimi, con tanto di compendio a dita giusto perchè se no tu adulto non capisci: " Cinque!"
Vicina di asciugamano: " Eh, ma come sei grande, allora l'anno prossimo vai in prima elementare?"
Mimi. "Sì!"

Spezziamo una lancia per la vicina di asciugamano: non è rincoglionita, ma ha una figlia di 2 mesi più giovane e molto più teppa di Marina quindi aveva ben presente con quale tipo di bestiaccia avesse a che fare.

sabato 9 giugno 2012

oggi

Sarà una giornatina interessante.
Inanzitutto perchè la notte è stata dormita a tappe random: qualcuno ha sgambettato e preteso al tetta un po' più spesso del solito e qualcun'altra ha deciso di farsi venire le paturnie per i sogni brutti tenendoci svegli e trasferendosi una buon'ora dopo nel lettone dove è rimasta sveglia per un'altra oretta e sotto minaccia ha ben visto di stare almeno tranquilla e permetterci di "dormire".
Ora io con la sgambettatrice folle che alle 6.59 ha deciso di mettersi a chiachicerare nel lettino, sono in piedi, gli altri 2 ronfano, e beati loro.
Sta sera c'è lo spettacolo alle 21.
tra le 8 di adesso e le 21, in queste 13 ore ci sono da far quadrare: il colloquio alla materna, sistemare un po' la casa (che è sempre molto vaga come definizione), il viaggio di Luca per ritirare le magliette a Tortona, portare avanti i preparativi per il campeggio che domani si parte (e per fortuna che ieri ho fatto un giro di ricognizione in box ed ho una fichissima lista delle cose, anche se come al solito ci sono segnate meno della metà delel cose, ma è sempre meglio poco aiuto che un calcio nei denti), preparare il salame dolce per il "rinfresco" post spettacolo, parcheggiare Marina dal suo "gemello" Elia (lui è del 26 lei del 27, e a vederli giocare sembrano gemelli) con l'angoscia che si comporti male, le prove, la responsabilità di "tenere presente i segni sul pavimento per non essere decentrate", truccarsi cosa che dovrei fare almeno un pezzo prima, badare al mostro piccolo, mangiare (forse) ed infine ballare.

quasi quasi mi siedo e non faccio un beneamato cazzo.

via incominciamo col secondo caffè della giornata, non tanto per svegliarsi quanto più per un pat-pat sulla schiena che sembra un ravensburger da 1000 ancora chiuso nel sacchetto.

domenica 3 giugno 2012

Iaia Pimpa Style



E non so se è sudamina o una di quelle malattie col numero che prendono entro i 18 mesi....

"vorrei proprio vedervi!"

Questo è il cmmento lasciato ieri da Roberta.

E questa la risposta!


Marudo lo trovate qui e la sala civica si trova nel cortile del municipio in via Marconi.


sabato 2 giugno 2012

Fine Anno

E siamo arrivate alla conclusione anche di quest'anno di corso di danza tradizionale egiziana: l'anno scorso, il primo, dedicato alla danza sha'abi popolare e contadina, vera radice della danza egiziana, quest'anno al Baladi passo evolutivo verso una ricercatezza più da spettacolo che da festa tipica dell'area del Cairo, con una puntatina ad Alessandria dove contemporaneamente si evolve l'eskandarani e l'uso della Melaya un velo nero moto comprente che copriva qualcosa di poco coperto, o almeno così si narra.

Quest'anno Dina, la nostra "pazza" insegnante, forte del fatto che aveva più corsi, s'è inventata uno spettacolo-saggio di fine anno che ripercorre e narra le tappe evolutive della danza egiziana, e ieri sera abbiamo fatto le prove generali.

Il mio primo commento?

Dio che caldo sotto i riflettori!!!

Giacchè ho pure un mezzo raffreddore con tosse, ballare e sudare e prendere botte di caldo-freddo non è propriamente una bella cosa, ma l'ho fatto.

Inutile dire che io sono preoccupata per i miei/nostri pezzi.
Il mio assolo è il pezzo d'apertura. Coreografia? Nahhhh.... tutto improvvisato sul momento e Dina lo sa. Ovvio che sono nervosa (non esageratamente) impallarsi accade anche con le coreografie ben studiate, figuriamoci con quelle improvvisate da sola!
Poi il nostro gruppo detto " il pollaio" è numeroso per le dimensioni del palco e non è facile prendere le misure, nonostante le prove fatte in palestra coni segni per terra, quindi ritrovarsi sovrapposte, coperte e scontrarsi è facilissimo.

Ma basta parlare di noi: parliamo delle altre quelle del primo anno!

Davvero, davvero brave. Io sono incantata da Elena (unica superstite del gruppo di Melegnano) che sprizza energia da tutti i pori oltre ad essere una vibratrice magica!

Il gruppo Bargano-Sant'Angelo si difende veramente bene sia con il pezzo sha'abi che con lo Eskandarani, e poi sono delel magnifiche figuranti per il Cairo!

E non vogliamo spendere due parole per lo sposo-cameriere che è a suo agio sul palco come un pesce nell'acqua?

Ma dietro a tutte noi e allo sposo-cameriere ci sono " i Beduini della Bassa" che provvedono alle luci, alla musica e a tutte quelle cose tecniche che se non ci fossero non sarebbe possibile fare lo spettacolo! E fanno pure da babysitter!