giovedì 24 maggio 2012

Luglio

Stressata (un po', ma non eccessivamente) dal momento di rifiuto totale che sta vivendo Marina (no vuole andare nido, no vuole pasta, no vuole piscina, no vuole uscire) sto valutando l'idea di non farle frequentare il nido estivo, un po' per assecondare il "no vuole", un po' per risparmiarmi i nervi. Il che è paradossale: da oggi a luglio la fase di rifiuto potrebbe essere bella e che passata, e non è assolutamente certo che tenendola a casa il mio sistema nervoso ne tragga giovamento.
Oltre alla situazione "forse mi risparmio un po' di stress" c'è anche una questione economica di "giorni in cui ci andrebbe effettivamente/mensilità intera da pagare". Dovrei essere via con entrambe le ragazze la prima settimana e poi ho, a libera disposizione, una casa in montagna sulla quale conterei per fare finesettimana lunghi tipo partire con le bimbe venerdì mattina e rientrare il lunedì mattina e sottrarci al caldo della pianura, o almeno ce lo si augura. Con questo programma al nido estivo ci andrebbe solo per 10 giorni, anzi 10 mezze giornate.
Si potrebbe pure pensare di stare su tutto il mese di luglio in montagna, ma non è cosa per una serie di fattori tra cui, il più importante, un papà che pur di non rimanere senza le sue tre donne si sparerebbe una strada molto curvosa e in alcuni punti molto ripida come pendolare e non mi va. Poi ci sono i gatti che sinceramente non saprei se portarli con me o lasciarli alle cure di mia mamma (di cui mi fido più che ciecamente come gattara), senza contare che là come non ci sono pericoli tanto da poter lasciare una bimba di 2 anni davanti a casa senza esserle per forza accanto, non c'è nemmeno un negozio dove poter prendere pane e latte.
Certo a caval donato non si guarda in bocca, ma ci sono comunque dei fattori che non sono da trascurare. Magari tra 3 anni quando anche la Iaia sarà quel autosufficiente da fare le scale della casa di Ponna, si potrà sperimentare un mese con uno stile di vita completamente diverso da quello di tutti i giorni fatto di pane fatto in casa (alla come viene viene), scatolette e bustine knorr.
Così inizio a fantasticare su un luglio molto "materno" di mattinate con quell'ora al parchetto, pranzi (e magari anche cene) studiati in anticipo, pomeriggi di pisolo e di "spiaggia nudiste" sul balcone, organizzando anche qualche ritrovo tra mamme.

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