venerdì 18 febbraio 2011

Tra i commenti al posto di ieri, quello dei momenti di trascurabile felicità, trovo questo:

"Leggere un libro con un gatto accovacciato sulla pancia"

E' di Fefo, il papà italiano, cresciuto alla baia del Re, residente nel paradiso innevato della Svezia, che ha un blog delizioso (di blog di uomini non ne frequento molti: o sono pallosi o sono stucchevoli, quello di Fefo no, è spassoso e delicatamente dolce).

Perciò questa è una lettera aperta (ed inauguro pure un nuovo tag).

Caro Fefo,

Dal tuo blog deduco che di gatti in casa non ce ne siano, ma che ci sia il famoso Simon, il gatto dei nonni svedesi. Mi è ignoto se hai avuto gatti in precedenza, ma essendo io la domestica felina di quattro, no dico, qu-at-tr-oo felini domestici (esclusi i predecessori), mi permetto di confutare la felicità del momento gatto-panza.
Mi spiego meglio.
Immaginati la scena.
Letto, luce adeguata, cuscini piazzati strategicamente, libro chiuso in mano.
Ti guardi in giro furtivamente: nessuna coda in vista.
Ti rassereni pensando che puoi goderti un atitmo di relax a fine giornata, poco prima di addormentarti, quindi apri il libro ed inizi a leggere.
"Allora il presidente Gilligrass fece la voce grossa e url...."
non riesco a leggere bene cosa urla perchè il libro, come se fosse spiritato si sposta nello spazio in direzioni varie, e contemporaneamente senti, come dire, "un peso" sull'addome.
E' Manolo che ha deciso che anche il libro va bene per un grattone. anzi per una serie di grattoni.
Così cerchi un compromesso: lo inviti a sdraiarsi sul tuo petto, e sollevi sulla sua testa il libro.
umh... no. Il TUO padrone felino decide che tu domestico felino non puoi, non ti è consentito leggere in sua presenza e devi tributargli tutti gli omaggi che gli spettano ed anche qualcosa di più. Perciò nonostante tu ci provi a leggere, ma le parole saltellano tarantolate sotto le testate del suddetto padrone.
quindi metit via il libro e ti dedichi all'adulazione.

Ci sono casi in cui il libro non lo apri nemmeno.
Arriva Lenticchia prima ancora che tu possa appoggiare la testa sul cuscino e contemplare mentalmente la frase " mi leggo un paio di pa.." che ti mette le sue zampone sulle clavicole e mentalmente con lo sguardo ti dice " amami".



Oggi è il 18 febbraio: ieri era la vostra festa o felini domestici. Auguri anche per oggi piccole divinità pelose che venite a benedire le nostre case, o più semplicemente auguri, cari mangia croccantini a tradimento!

6 commenti:

  1. Certo che ho avuto un gatto, Mussi, mitico gatto nero.
    E proprio con lui sulla pancia ho preparato alcuni degli esami ad ingegneria!

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  2. ah beh, se si tratta di gatti ed esami ho tanti di quei casi: da Manolo modello sciarpetta sul collo a sua sorella la Tabi che si metteva sotto la lampada a scaldarsi, facendomi ombra sul libro!

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  3. Mi piace questo post. Ho fatto un po' di risate immaginandomi le scene.

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  4. Oh sì! I mici hanno questa cosa meravigliosa di riuscire ad avere TUTTE le attenzione che vogliono, QUANDO vogliono e COME vogliono. Li adoro per questo, con quel loro musino e gli occhioni che si avvicinano e si strusciano su quello che trovano e non hanno dubbi sul fatto che li amerai appunto.
    Creature perfette. Ed è bellissimo addormentarsi con Fianna adagiato lungo il fianco, la mano destra sopra di lui, e la mano sinistra sotto al suo musino morbido. Soprattutto perchè dopo pochino se ne va e mi lascia libera di muovermi come mi pare.
    Shampoo invece non mia ha mai lasciato fare altrettanto. Lei era molto più "selvatica" da questo punto di vista. Coccole sì, ma con moderazione.
    Auguri a loro due, ed a tutti i mici, quintessenza dell'egocentrismo.

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  5.  Ciao Laura,
    come va? posso?
    Mi trovo d'accordo con il primo commentatore. Anch'io riesco benissimo a leggere con gatti sulla pancia, sul braccio, sulle gambe... sì, ogni tanto la coda mi strofina le narici, sinuosa e solleticante, ma tutto questo è assolutamente imparagonabile e, tutto sommato, conciliante alla lettura se confrontato con due bambini che, appena ti sdrai sul letto felice e gaudente con un libro in mano, iniziano a venirti intorno e a fare una delle rarissime attività per le quali valga la pena di salire sul lettone: i salti.
    Provaci. provaci a leggere un libro mentre qualcuno fa i salti sul tuo supporto e, perché no, anche sulla tua pancia (mica è colpa loro se, ogni tanto, prendono male le misure o rimbalzano dal lato sbagliato... :-)
    kiss,
    Ari

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  6. Caio Arianna, certo che puoi. :)

    Il post è ironico, anche se non sono bravissima a scrivere ;)

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