giovedì 10 settembre 2009

Sto leggendo questo libro


More about Io e Dewey


Come l 'abbandonato "Marley and Me" c'è un po' troppa storia umana dentro, ma va detto che in questo caso, se non si è mai stati nell'Iowa o non si conosce Vicky Myron di persona, certi elementi servono per capire meglio come un pelosissimo gatto rosso abbia rivoluzionato non solo la vita di una persona ma di una intera cittadina. Per capire meglio quanto questo gatto abbia fatto basta andare sul sito della sua casa , la Libreria di Spencer, Iowa, per trovare la sua galleria fotografica, ed  una breve biografia con tanto di "regole per il perfetto gatto da bibblioteca". Oppure fare una ricerca su you tube col il suo nome completo, Dewey Readmore Books, per trovare video, anche "intimi" come questo:






Si parla di un gatto veramente meraviglioso, purtroppo passato a miglior vita, uno di quei gatti che ti fanno ben pensare che gli angeli non sempre assumono forma umana, e che talvolta per far presa debbano assumere forme più pelose che pennute.

Questo Libro in casa mia è entrato in duplice copia entrambe provenienti da Genova: una la comprai io ad ottobre dell'anno scorso, l'altra come regalo di Natale da Krishel.

Non è romanzato come si potrebbe pensare: gatti col carattere e il comportamento di Dewey esistono, non sono rarissimi, forse eccezioni, ma come gli umani, i gatti (e tutti gli altri mammiferi) hanno un loro carattere più o meno introverso/estroverso. Mi ricordo la gatta nera della merciaia dietro casa, la lavandaia che ne aveva 4 o 5 che dormivano in giro per il negozio, il "rosso" della bottega etnica/libreria, che ti saltava in braccio per le coccole, e il gatto del negozio di articoli subacquei.

Certo è più facile magari trovare un cane in un negozio (il mio quartiere quando ero piccola e i negozi riuscivano ancora a vivere era pieno di "cani da marciapiede") che un gatto, ma sostengo che sia più un fatto di mentalità tipo "il gatto è legato a casa, il cane la padrone; il gatto scappa, il cane ritorna".

Il mio sogno è poter avere il "gatto da ambulatorio",peccato che non voglio un ambulatorio tutto mio.

8 commenti:

  1. E' da mesi che ogni tanto ricordo a Papigà che lo vorrei per il mio compleanno, chissà che se ne ricordi :D

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  2. La prossima volta che lo sveglio al mattino dopo il turno di notte proverò a dirglielo ;)

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  3. Ero davvero dubbiosa se regalartelo oppure no perchè avevo letto il tuo post su Marley e temevo che fosse un libro sulla stessa lunghezza d'onda. Invece scopro che forse è un libro che varrà la pena di cercare in biblioteca e leggermelo. Grazie.

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  4. a me l ha regalato mamma per Natale, mi è piaciuto.
    Dove vado io dal veterinario che è una piccola clinica hanno una micia che è tanti anni che è con loro con una zampina atrofizzata, a volte è in sala d aspetto altri sulla poltrona degli ufficetti eehehh

    L ultima volta era in sala d aspetto e continuava a darmi colpettini cn la testa, fare fusa e poi in braccio da mia mamma

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  5. Laura c'è qualcosa per te nel blog, vieni a vedere. Tranquilla non è una catena.

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  6. Meno male per gli animali...

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  7. ME LO HANNO REGALATO IERI AL POSTO DELL'UOVO DI PASQUA!!!!!!!!

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  8. E' un libro bellissimo. L'ho letto anche io. Effetivamente quel gatto era speciale. Ma alla fine tutti i gatti lo sono. Non esiste un gatto uguale ad un altro ed è bello così. Sara preparati i fazzoletti.Non so se l'ho raccontato quando ho fatto la recensione al libro ma Vicki ha adottato un altro gatto dandogli il nome di Page Turner. Non ho più cercato notizie su di lui ma sono contenta che si sia decisa.

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