mercoledì 16 settembre 2009

Di tanto in tanto, spesso in concomitanza degli esami di maturità o delle prove di ammissione all'università, giornali e telegiornali riportano la notizia che i ragazzi non sanno scrivere in italiano.

Io ero una da 4, al massimo 5, nei temi, semplicemente perchè non preparavo mai l'argomento ed andavo fuori tema, parlando forse fin troppo delle mie impressioni personali anzichè riportare i fatti di cronaca o le biografie. Completato anche da qualche strafalcione ortografico di tanto in tanto.
Insomma ho imparato a 14 anni che "d'altronde" si scrive con "d' ", "scienza coscienza" e derivati, vogliono la i, ai 32 mi è stato ricordato che "un altro" non vuole l'apostrofo (ricordato perchè mi era già stato spiegato in seconda elementare, così come la distinzione tra "a", "ha" e "ah") . Tutte cose che s'imparano entro la quinta elementare: non ci vuole una laurea per saperle.
Ma lo scempio della lingua italiana non si ferma solo all'ortografia: non vengono risparmiate ne grammatica, ne sintassi e all'interno di quest'ultima la più maltrattata è la punteggiatura.

Personalmente credo che da come scrive una persona, si capisca,  la capacità di relazionarsi col mondo, e non più il titolo di studio. I nostri nonni dicevano: "Eh si vede che ha studiato: guarda come scrive bene!" ma, questo agio, ora non ha più alcun valore.

Conosco gente laureata, che divora libri su libri, e che non sa usare ", ; : ." : perciò per dare quel senso di interruzione nel flusso di pensiero, e di aria che esce dai polmoni leggendo ad alta voce,  mette puntini di sospensione. Ora nella lettura, come "misura di pausa", possono corrispondere ad una virgola, ma nel discorso indicano una frase non terminata, un accenno buttato lì a caso. Il senso di un discorso può essere completamente stravolto per l'uso non corretto di puntini al posto della virgola.

Pochi giorni fa mi è stato recapitato il giornale del comune e con sommo raccapriccio trovo un articolo in cui vengono usati solo trattini a sostituire virgole e quant'altro,
fatta eccezione per il punto nel concludere una frase. Il trattino, come la parentesi, andrebbe usato per fare degli incisi, delle specifiche e per nient'altro.

Infine oggi, tramite una ML, mi arriva la lettera di una studentessa universitaria di chissà che cosa (spero non di lettere!) il cui uso della punteggiatura e della grammatica lascia parecchio a desiderare. Io mi vergognerei a definirmi "studentessa" scrivendo così male!

In tutto questo però qualcuno ha colpa.

E' un qualcuno dal senso collettivo, non individuale.
Perchè non è la maestra delle elementari che non ti ha insegnato questo o quell'altro, non sono i genitori che non ti hanno seguito negli studi, non è il ministro o qualche associazione psuedo educativo-psicologico-sociale che sostiene che i bambini e i ragazzi non vanno puniti se sbagliano, non è la conoscenza internettiana che "per educazione" non ti dice che sei una capra a scrivere, ma sono tutti insieme che non si curano più dell'educazione, dell'insegnare ai bambini, ai ragazzi, e perchè no, a coetanei e a persone più anziane, ad usare la loro testa per capire gli errori, anche se si trattasse solo di quelli grammaticali.

Non dico che la grammatica sia un valore cardine su cui fondare una società civile, ma è un principio cardine della corretta ed efficace comunicazione, che è a sua volta un cardine della società civile.

Ringrazio mio nonno (una carogna a fin di bene) e la mia maestra delle elementari, per avermi insegnato il valore della punteggiatura, con un aneddoto tra un ispettore dell'istruzione e un maestro elementare che sosteneva l'inutilità della punteggiatura.
L'ispettore andò alla lavagna e scrisse:

Il maestro dice il bidello è un asino

Ora chi è che da dell'asino all'altro?

N.B. Non credo che la mia padronanza della lingua italiana sia perfetta, ma credo di cavarmela un po', se non con un 6 almeno con un 5/6.

7 commenti:

  1. e le doppie? la mia tara...io essendo sarda scrivo come parlo e con le doppie sono uno scempio , le metto dove non ci vogliono e viceversa.
    Pensa te che quando devo scrivere un post nel mio blog ho sempre due finestre aperte, una sul blog nel quale sto scrivendo , una sul vocabolario.
    Nonostante tutto sbaglio ugualmente perche' quando son sicura che una doppia ci vuole o viceversa e non controllo il vocabolario , e' la volta che toppo alla grande :D
    Ciao!

    P.s sai che rossa stai molto meglio ? ;-)

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  2. @soneanima: Beh ma almeno tu sai di avere un limite e ci provi a correggerti. il problema è chi è convinto di fare giusto perchè nessuno gli ha mai detto o ha mai insistito a mostrargli gli errori.

    Io sono rossa naturale da 36 anni.

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  3. Ah e non mi piace il cross posting. Foto mie recenti, qui non ce ne sono: la più recente è sul marsupio. I blog sono volutamente due per tenere separati gli argomenti. Per favore i commenti che riguardano anche una sola virgola del marsupio sul marsupio e quelli del sacco sul sacco.

    Grazie.

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  4. Ok pardon....non volevo "crossare", pensavo che un piccolo commento non ti disturbasse...comunque ricevuto!
    Ciao :)

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  5. ehm .. signora maestra .. ehm
    Quote .... Personalmente credo che da come scrive una persona, si capisce,
    ... end Quote
    Personalmente credo che da come scrive una persona, si capiscA,

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  6. @lone: pignolo... ma hai ragione. Trattasi di svista.

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  7. Sembra che in questo periodo si parli soprattutto di italiano e grammatica. Sono d'accordo con te su tutto, dalla punteggiatura alla sintassi. Sembra quasi che correttori automatici abbiano messo in pausa la capacità di ragionamento e la dialettica, che il copia/incolla abbia messo in casa di riposo il cervello.
    Ah, quando usi due negazioni (nè carne, né pesce), vanno accentate. Quale sarà quello giusto? ;-)
    Roberta

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