sabato 12 settembre 2009

Da Dove Cominciare?!?!?!?

Cominciamo dal fatto che mancano 19 giorni alla Data Presunta del Parto (come gentilmente indica il banner qui sopra) e sono un mix di sensazioni, riassumibile con "vorrei battermela a gambe levate, ma la panza m'insegue, anzi mi precede".
In pratica è un po' come andare ad un esame universitario, solo che non sai quand'è il giorno dell'appello, che può essere sia prima che dopo quello "presunto", e sai di essere terribilmente indietro con la preparazione dello stesso. A differenza di un esame universitario, però qui non si scappa: non puoi rimandare all'appello dopo per prepararti meglio, e  neppure sederti e "vedere come va". Ti "siedi", va, e poi "so' 'zzi tua!"
Ero più serena per la tesi e per l'esame di stato.
Ieri sera ho temuto di ritrovarmi in sala parto oggi: forse per troppa stanchezza avevo una serie di dolorini vari, e vai a sapere se sono "innocui" dolorini o prodromi del travaglio. Certo è facile una volta che ci sei passata dire: "Stai tranquilla te ne accorgi!". No io non sono così: col cavolo che mi basta una risposta del genere.
Comunque torniamo all questione "sono terrribilmente indietro con la preparazione di quersto esame!", perciò oggi affronto un argomento semplice mettendomi in pari: argomenti da mettere nel blog.
Del panico da parto ne ho già accennato. Non ho paura del dolore, anche se dicono che è intenso: la percezione del dolore è soggettiva e se non lo conosco non so cosa aspettarmi, perciò non riesco ad averne paura. Ho paura di non essere all'altezza della situazione. Cioè: mi hanno dato "i compiti da fare a casa" stretching pre-parto, massaggio perineale per evitare sia l'episiotomia che la lacerazione, ma non sono affatto brava nell'impegnarmici. Soprattutto nell'ultimo che mi viene un po' scomodo da fare da sola, e che farmelo fare da Luca mi imbarazza: insomma è una questione medica mica una pratica sessuale! Riuscirà a vedermi la patata come un banalissimo organo del mio corpo, e non come "il suo personale angolo di cielo"?

Ok e il primo angolo della paranoia lo abbiamo aggiornato.

Il secondo angolo della paranoia s'intitola "camicino della fortuna".

Il camicino è arrivato, ed è bellissimo!

camicino
In seta, ricamato a mano. La cosa che salta all'occhio a me, e non credo a molti altri, è il "ti voglio bene" che esprime questo camicino per conto di una persona di gran cuore, ma poche parole. Una persona che s'imbarazza pure a sentirsi dire una cosa del genere, ma sapendo che io sono str.. dentro, fuori e tutt'intorno, non può far altro che subire il mio "GRAZIE!" e il mio "ti voglio bene anch'io Lidia, altrimenti non ci avrei tenuto così tanto che fossi tu la madrina di questo gesto".
Il camicino della buona fortuna però ha una storia che ha del fantozziano.
In pratica avevo delegato alla futura nonna di far arrivare la notizia  a chi di dovere, solo che la futura nonna, già prima di essere promossa di grado da aspirante nonna a futura nonna, aveva la memoria di uno scoiattolo, e salendo di livello lo status mnemonico è pure peggiorato. Così non solo se ne è dimenticata di dirglielo, ma si è pure convinta che lo avessi fatto io.
Fortunatamente Lidia è una persona che apprezza la schiettezza, qiuindi non se n'è avuta della mia sfacciataggine nel chiederglielo direttamente.
Poi venne l'imbarazzo del come seguire la tradizione.
Sapevo che all'Oviesse ne vendevano di carini a prezzi abbordabili: non volevo spendesse una fortuna per un capo d'abbigliamento simbolico che viene indossato una volta nella vita (beh non ci metto molto a mettere un paio di laccetti in più ed usarlo sotto i body), e temevo il tanto rinomato "Canetta, mani di fata" che se s'intendono di cose per bebè come s'intendono di ricamo c'è da mettersi le mani nei capelli.
L'odissea "camicino della fortuna" sarebbe molto bello se la scrivesse Lidia, che è molto brava nello scrivere e che ha buona parte di colpa se ho 2 blog: chissà se avrò questo onore di poter pubblicare qui la sua storia.
Comunque quello che vedete proviene dal negozio che avrei scartato a priori, lieta di essermi sbagliata e vedere che di cose per bebè s'intendono più che di ricamo.
C'è anche un camicino "di scorta" dell'Oviesse: non è meraviglioso come quello con le coccinelle, ma è carino e divertente.

camicino mucca

Comunque la zia Lidia ha corredato il camicino con altre cosette molto graziose ed utili!

calzini lidia
una copertina che a sua detta: "è per i gatti"

copertina lidia
Corredata da un lenzuolino fucsia (che non ho fotografato) con tappetino salva materasso, e completato da 2 body a manica lunga e una tutina il tutto decisamente gattoso.

bodylidia2bodylidia1tutinalidia
Quindi la paranoia camicino si è lietamente conclusa: già lavato, stirato e messo nella busta del primo cambio.

Oltre ai pensierini della zia Lidia, sono arrivati anche altri pensierini ricamosi.
Il primo è il pensierone ricamoso della trapuntina di cui ne ho accennato un paio di giorni fa, ma non ho ancora fatto delle foto belle per farla vedere bene, ne tanto meno messo on-line il video dello spacchettamento che è stato commissionato a Luca da meg (le amiche....), ma prometto di farlo quanto presto.
Sono arrivati anche altri pensierini 2 preannunciati, i bavaglini di zia meg, già mostrati nel suo blog ricamoso: quello con snoopy

bavaglino snoopy

E quello con orca e delfino

bavaglino cetacei
 e 2 inaspettati, ma come tutti gli altri ben graditi e stra accettati da Elygirasoli un bavaglino pescioso

bavaglino elygirasoli
ed un libbriccino di queli ultra cartonati industruttibili sul mare

libro elygirasoli
Che dire? il solito "grazie!" ad ogni pensierino che arriva mi pare sempre più riduttivo....

Nessun commento:

Posta un commento