venerdì 18 luglio 2008

Tempo fa ascoltai le lamentele di un blogger che disse " il blog di quella tizia era veramente uno spasso, finchè non è rimasta incinta ed ha partorito: da allora non fa altro che parlare della sua bambina".

Io non ho figli e se vado avanti di questo passo, e di questa voglia, credo che non ne farò mai, ma ben capisco come un bambino possa mono polizzare la tua vita, e come nel mio caso, siringhe, garze e bende stiano monopolizzando la mia. Questo non è un blog di racconti veterinari, e non voglio che lo diventi: ci sono cose che potrebbero far sorridere tutti come "caghino" un piccolo micio che ha un problema al sedere (questo per i profani, per gli addetti ai lavoro uno sfiancamento del retto) che non gli fa fare la popò bene ed ha sempre l'occhio pallato di quello che s'impegna ma senza settimana enigmistica non ce la fa, e ci sono cose più truci che mi piacerebbe condividere, ma con amici medici, non con gli Amici non medici che capirebbero benissimo il problema dal punto di vista di cuore, ma gli sfuggirebbero i dettagli tecnici.
A me il mio lavoro, sebbene non abbia ancora visto il becco di un centesimo, piace: è difficile, è una sfida aperta ogni giorno e su questo mi ci sto mettendo il cuore in pace, perchè non ne saprò mai abbastanza, ma questo non significa che non possa mettere a frutto quel poco che so e nei limiti del possibile impararne una nuova. Ammetto che il vedere varie "scuole di pensiero" mi sta aiutando aprecchio: da un lato ho la mia amica Francyvete che ha una preparazione accademica da far paura e che ogni momento che può lo passa sui libri, dall'altro ho il PSV dove il parlarne tra colleghi (al'inglese brain storming, ma non mi garba) aiuta a trovare soluzioni, e dall'altro ancora l'ambulatorietto che frequento dove ieri, forse complice la febbre alta del responsabile di turno, ho suggerito io di fare una lastra prima di una centesi, e santo cielo, l'avessi immaginato, la lastra l'avrei fatta da sola che forse forse veniva meglio e mi diceva di più: bovaro del bernese + lastra piccola = gioco della settimana enigmistica, "indovina cos'è". All'ambulatorietto sto prendendo consapevolezza ( ed è la seconda volta che ci vado) che l'arte del sapersi arrangiare talvolta è di vitale importanza.

Ecco: non volevo parlare di veterinaria,ma se passo 3 giorni alla settimana tra PSV e ambulatorietto, non è che ho molto altor da raccontare.

Ah si una cosa ce l'ho! ho ripreso un po' a ricamare. Il fatto è che mi sono iscritta a dua scambi uno lo swap caffè segreto, di cui ne ho parlato tempo fa sul blog, e l'altro è "evviva l'estate". Sono dell'idea che a me rilassa ricamare solo su aida 50 o 55 (dovrei controllare) quelle un po' più piccole mi richiedono più concentrazione oltre a maggior tempo di esecuzione. Certo è che la resa dei lavori è diversissima: se il primo è veloce e divertente, l'altro può avere una definizione dei dettagli decisamente superiore.

3 commenti:

  1. Secondo me nel tuo blog devi parlare di quello che ti pare, chi ci passa se si annoia va altrove. O no? Eccheccavoli, è casa tua...

    RispondiElimina
  2. Si lilly è vero è casa mia, ma neanche a me va tanto di parlare solo di questioni veterinarie. Dopo un po' mi stuferei e mi direi "Guarda come ti sei ridotta! parli sempre e solo di Lavoro!" Per quanto ami il mio lavoro, da bambina non sopportavo che i miei genitori in casa parlassero solo di quello, perchè sembrava non esistesse nient'altro nella loro vita.

    RispondiElimina
  3. Cara Laura...io che seguo il tuo blog da un po' di tempo credo di poter dire che tu non parli sempre e solo di lavoro! Hai scritto di molti argomenti,a volte molto divertenti, altre volte tristi....insomma,io leggo le sfaccettature della tua vitra,le tue oassioni,e ovviamente si avverte anche che fra queste c'è pure il lavoro...

    RispondiElimina