domenica 20 gennaio 2008

Romeo, purtroppo , non sta bene come desideravamo. Sono insorte quelle che si chiamano banalmente complicazioni. Il calcolo che è veramente grosso, ha danneggiato l'uretra tanto da provocarne un restringimento e questo restringimento non gli permette di fare bene la pipì. Risultato è come se fosse di nuovo ostruito ma senza calcoli da spostare indietro in vescica.


Non sono distrutta emotivamente, lo sono fisicamente: la preoccupazione mi fa fare un sonno agitato che è un po' meglio del non dormire, ma comunque non è un dormire bene, il fanciullo pesa 8 kg e sa fare molto bene il peso morto o usare la sua forza per rifiutare cure e terapie. Da ieri, è stato rimesso il catetere, ma quando glielo toglieremo, se l'uretra non andrà a posto non ci saranno molte alternative. Si ci sarebbe, un operazione che però lo renderebbe un gatto incontinente e un gatto così non si riesce a gestirlo come si dovrebbe se esci di casa dalle 7 del mattino e rientri alle sette di sera.


Non sono in panico, sono esausta. Non riesco a fare nulla perché cerco di limitare i danni che Romeo può fare e può farsi, mi sento un verme perché lo affido alle cure di ma madre che ne sarebbe più “mamma” lei di me considerato che sono almeno 8 anni che non vivi più coi miei genitori, e che forse da un punto di vista professionale sono loro i genitori ed io il medico.


Giovedì ero in ambulatorio e guardando la bella giornata che era mi sono detta: se fa così anche sabato, lavo le lenzuola e mi faccio anche un giretto in moto. Sabato nebbia tutto il giorno ed anche oggi, me di certo le cose da fare non mi sono mancate.

Nessun commento:

Posta un commento