domenica 3 giugno 2007

Tradimenti

Bastet non si può muovere perchè l'assicurazione e scaduta ed io ho una rabbia dentro per questo ultimo esame e mezzo che pur di calmarmi ho pensato di andare a fare un giro in moto. Fanny è a posto ed è la moto con cui ho fatto le prime esperienze.
Ma non è più la mia moto.
Bastet è la mia moto io la conosco e lei conosce me stiamo bene insieme e sebbene sia molto  alta per me so cosa fare con le i e lei sa cosa fare con me, cioè avere molta pazienza.
Ho provato a prendere Fanny.
Tutto così diverso: la prima cosa è che con Fanny tocco bene per terra da ambo i lati, ma poi....
Poi ci sono i semi manubri anzichè il manubrio che ti tengono con lo stomaco sul serbatoio, i 4 anzichè i 2 cilindri che non fannoi un "pot pot" rassicurante e grufolante, il fatto che vuole il cicchetto per partire (mentre a Bastet non serve se non in pieno inverno) e l'anteriore che da buona sport tourer appena tocchi la leva si sente.
Ho tirato fuori Fanny e mi ci sono seduta sopra per un quarto d'ora buono pensando se andare o non andare: l'idea della strada del fatto che una volta messa in moto va e sta su mi piace e mi allettava tanto. Ho deciso di accenderla e lei mi ha detto: "dai provaci". Ci ho provato per due metri di numero nel cortile box di casa ed ho deciso di no. Troppo diversa troppo distante la strada su cui essere tranquilla di non andare troppo piano da inchiodare l'anteriore sfiorando appena la leva, troppe buche e troppe curve da sterzare (e forse anche piegare).
Sono una moto-sega lo so. E sinceramente non mi importa. Preferisco essere sicura di non fare una cazzata troppo grossa piuttosto che farmi male o, peggio ancora, fare male a qualcuno.
Ho spento Fanny, ho riaperto il box, ho abbracciato Bastet ed ho iniziato a piangere perchè tutto quel diverso aveva tutto il senso e il sapore di quello che è il tradimento.

Nessun commento:

Posta un commento