sabato 12 maggio 2007

Lo so ultimamente sto diventando monotematica: non faccio altro che parlare dei miei esami.
Qualcuno ne sarà felice, dirà " era ora , finalmente!" ma io non ne sono poi così tanto felice perchè mi sto coinvolgendo in un vortice di tensione che non riesco ad allentare facilmente. Se penso che sono stata male 3 giorni dopo anestesiologia per la rabbia accumulata....
Sono qui che mi lamento tra me e me di essere a un esame e mezzo dalla fine del tunnel e non vedere la luce o meglio non vedere di stare ad avvicinarcisi a questa luce, anche se aver cambiato argomento d'esame un po' mi tira su, e se mi guardo indietro mi ricordo una Laura che ammirava con un pizzico di invidia quegli studenti che anche solo l'anno scorso vedevo sui testi di clinica chirurgica: per me voleva dire che erano alla fine.
Ora che a quella fine che tanto bramavo ci sono io  non mi ci sento poi tanto così alla fine.
Se realizzo poi che gli esami che credevo formarmi e consacrarmi a medico veterinario in realtà non lo stanno facendo, ma nemmeno un briciolo, mi viene da star male. 3 mesi buttati al cesso su una dispensa piena di errori ortografici (e non si parla di errori di battitura, ma di non sapere come si scrive "fosforilazione" o scambiare c e q ed altre nefandezze del genere) dispensa di appunti di lezione di un corso che dovrebbe insegnarmi come mettere in anestesia un cane e risvegliarlo ed invece si dedica per oltre il 60 % in piccolezze biochimiche e fisiologiche che sono già state discusse negli esami precedenti.
Si mi è rimasto il dente molto avvelenato con Anestesiologia perchè mi ha fatto perdere un sacco di tempo per una cosa completamente inutile, ed ora devo farmene una ragione perchè comunque è passato e non si può vivere pensando sempre a quello che è successo ieri, ma badare a quello che si deve fare oggi. Nei miei desideri adesso vorrei avere qualcuno con cui condividere un po' questa frustrazione, ma sono pignola ed egocentirsta e non credo che nessuno possa capirmi, anche se sentirmi dire da altri laureati che anche loro a pochissimo dalla fine si sentivano così frustrati mi consola un po'.
Ieri all'appello di clinica chirurgica, ho visto l'esame di un idiota. So che non c'entra con la mia frustrazione questo ma ho voglia di scriverlo, di tirare fuori le cose.
Dicevo, un idiota. Intanto "begli occhi mano d'oro" detto anche "il ch.mo professore" gli ha fatto forse la domanda più scema e facile che abbia sentito in tutta la giornata: "patologie del cavo orale del cane" tradotto in termini più semplici " patologie della bocca". ce n'è da parlare per almeno 3 ore e comunque la domanda inmplica un elenco di tutto ciò che può accadere nella bocca di un cane che possa essere di interesse medico. Ora sono convinta che se faccio la stessa domanda a chi leggesse questo post, anche solo di buon senso qualche patologia riesco a tirarla fuori. Insomma in bocca ci sono un sacco di cose e tutte queste si possono ammalare. Ho visto uno che non riusciva nemmeno a dire "tartaro". E non si può parlare di panico da esame, non era inpanicato ma era la tipica persona che si pone male con aria da strafottente, da quello che pretende che cose gli vengano regalate. E' stato bocciato perchè dopo una serie di cose che non sapeva e che non faceva manco lo sforzo di ragionarci su per dire una cosa sensata, non sapeva quale terapia chirurgica  si usasse quando si ha la "frattura del mento" (ve la faccio facile perche chiamarla diastasi della sinfisi mandibolare potrebbe esere peggio) . Sinceramente la risposta corretta non la sapevo nemmeno io, ma intuitivamente ero arrivata all'idea di fissare i capi ossei tra di loro in modo che ri rinsaldino in modo il più possibile corretto.
Io ho il libro, grazie a mammorsa che me lo ha prestato, non solo la dispensa (beh ho anche quella che è un bigino del libro) controllo cosa si debba fare in  questo caso e sono felice di aver capito cosa si dovesse fare. Il tizio viene bocciato, mi premuro di dirgli che sul libro c'è la terapia chirurgica e bello stronzo mi risponde " eh io lavoro, mica ho tempo da perdere!". Io mi chiedo: ma che cazzo di risposta è? Insomma mica te lo dico per farmi bella, te lo dico perchè magari ti fai prestare il libro o lo consulti in bibblioteca visto che ci vai, e lo so perchè ti ci vedo, e ti colmi qualche lacuna, visto che "begli occhi" ti ha chiesto se avessi dato l'esame di medicina operatoria e sia per me che per te non faceva parte degli esami obbligatori, ma era dell'orientamento clinico. (dovrei spiegare anche un po' la storia degli ordinamenti e degli orientamenti nella mia facoltà perchè sono riusciti a far delle grandi macedonie)
Quindi un idiota, strafottente, che spero di non incontrare ad altri esami, anche se potrebbe essere dura.
Ora l'angolo della sodidsfazione personale.
Mia mamma ha 5 gatti, in ordine di età: Indi, Romeo, Merlino, Asterix, Sissi.
Merlino l'altro ieri è ritornato a casa con la guancia destra a palloncino e sono dovuta intervenire.
Le condizioni non erano ottimali, ma sono contenta di come ho agito, dell'aver drenato l'ascesso (un po') di aver prescritto senza indugio una terapia antibiotica.
Magari la cosa era semplice e si poteva risolvere anche meglio, magari ho fatto un errore diagnostico, ma ho fatto qualcosa per farlo stare meglio e sono sicura che alle prime armi se non sei più che un genio sbagliare è la norma. Ieri la guancia era un poì più sgonfia e questo mi fa stare sicura che non ho sbagliato proprio del tutto. Se poi mia mamma riuscisse a tenerlo in casa anzichè farlo gironzolare in giardino sarei più felice.

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