venerdì 25 maggio 2007

C'era un tempo in cui l'amico prendeva l'album e ci si faceva la cassettina e il walkman  e lo stereo te le suonavano per ore ore.
Oggi ci sono gli mp3 che girano su ipod e che hanno stracciato molto velocementre i lettori cd portatili: beh non ci voleva molto il lettore Cd era ingombrante più del buon vecchio walkman a cassette.
Allora come oggi esisteva una legge di tutela del copyright ed io, adolescente dell epoca d'oro del divino walkman, me ne facevo un baffo anzi due e invito chi non si sia mai macchiato di questa nefandezza a scagliare la prima pietra, metre tutti quelli come me li invito ad esultare quei magnifici tempi spensierati fatti di vinile e di cassettine magnetiche.
Dicevo ora come oggi c'era la legge sul copyright. Ma allora gli LP costavano circa 10.000 lire e con 10.000 lire potevi comprarci 10 coni gelato senza panna, 10 numeri di lupo alberto, un carnet da 20 viaggi sull'atm...
Oggi gli ellepi su vinile sono merce rara difficile da trovare tanto quanto i lettori per vinile. Un LP ora è su un CD e costa la bellezza di 20 e passa euro che comunque sono quattro volte (lira più lira meno) il prezzo di un LP.
Però ora c'è anche internet, questa grande immensa cosa, che ti apre un sacco di porte e con questa è comparsa l'epoca della "new cassettina" fatta di MP3 scaricati da chissà chi e chissà dove in barba alle case discografiche.
Ne ha parlato Report di rai tre qualche anno fa dichiarando che il prezzo di un CD e esageratamente elevato oltre a quello che sono i diritti d'autore  il confezionamento ( packaging vuol  dire confezionamento non facciamo morire la nostra bellissima lingua) e le spese effettive di produzione, e adesso su questo bell'articolo leggo la ribellione di un musicista ed autore all'esagerazione dei prezzi visti come una vera e propria istigazione a delinquere.
Di mio ne ho le palle piene di tutte ste stronzate di "lotta alla pirateria": acquisto un DVD originale  mi devo subire un minuti di pubblicità sul'illegalità di scaricare film e musica da internet? ma scherziamo? già che ti ho pagato per averlo originale almeno non frantumarmici i maroni con la tua pubblicità da consumatore di LSD!
Comunque quando lartista dell'articolo di cui sopra metterà on line a pagamento di un giusto prezzo  il suo nuovo album lo scaricherò: può anche non piacermi la musica che fa, ma trovo la sua protesta giusta.

2 commenti:

  1. Oltre al post ho letto l'articolo che ci hai suggerito e devo ammettere che ci sono molti cantanti che affrontano questi temi. Ciò che mi fa più rabbia è che le case discografiche incolpano noi della crisi delle vendite, mica pensano che la vera causa siano i prezzi da loro imposti.. E poi ci fanno i discorsi che i giovani non emergono se noi non compriamo cd originali.. ma guarda, anche questo è colpa nostra!! Cioè, 20 euro per 8/10 canzoni mi pare veramente un furto ma vengono considerate come "lusso", per questo l'Iva è così alta. Speriamo si sveglino!!!
    Grazie per essere passata da me, spero di ri-leggerti presto ;-)

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  2. sante parole! tutte!

    e poi passano il tempo a lamentarsi, in Italia, perchè l'IVA sulla musica è del 20% e quindi rende il prodotto caro.
    per carità, sicuramente un'aliquota più bassa servirebbe a ridurre il prezzo, ma certamente non è la sola componente "gonfiata" del prezzo della musica!

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