giovedì 20 aprile 2006

Shami e l’ipnosi o la telepatia.


 


Effettivamente non so se Shami stese cercando di fare un esperimento telepatico o ipnotico con me.


Sono le 6.50 di giovedì mattina: l’insonnia ho deciso di combatterla alzandomi; il mio stomaco ringrazia sentitamente perché i succhi gastrici se ne stanno nella posizione migliore dove è più protetto.


Detto questo ammetto di essere in piedi dalle 6.15 e 3 facce da cyulo pelose stanno implorando la pappa in anticipo, ma io sono inflessibile.


La Tabi ha deciso per un aristocraticissimo “sto alla larga”; Manolo invece è qui a 10 cm dalla tastiera, dandomi le spalle: è il suo modo per dirmi “ricordati di me, ma non voglio infastidirti, cara mamma” lui è un po’ ruffiano e lecchino a volte. Shami (anche lui a volte è ruffiano e lecchino, anzi spudoratamente paraculo) invece è seduto sul mobile accanto alla mia scrivania, in modo compitissimo, che mi osserva senza batter ciglio in modo molto insistente, come se volesse trasmettermi il suo pensiero.


Quando mi sono resa conto cosa stesse “facendo” il commento mio è stato: “tu lo sai che io sono refrattaria ai tuoi influssi telepatici, vero?”


Ora ho un gatto imbarazzato,che si guarda in giro pur di non guardare me (beh a quest’ora non sono un bellissimo spettacolo) che è stato sgamato nei suoi intenti e che ha capito pure che la fatica che stava facendo è inutile.

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